martedì 5 marzo 2013

DeeTen, un altro steampunk è possibile


David “DeeTen” Ten, 27 anni da South Pasadena, L.A. Sulla scena da poco più di anno, possiede già uno stile d’impatto e facilmente riconoscibile. Steampunk robots in a state of repair or disrepair and exposed inner workings (robot steampunk in stato di riparazione o in rovina e con i meccanismi interni esposti, ndr) per dirlo con le sue parole.

Steampunk, certo. Ma non solo. Evidente la presenza – nei suoi lavori – di numerose influenze:  l’Art deco, l’architeturra anni 20, le drag queen, gli space western, l’amore per i meccanismi e gli ingranaggi. A suo agio con diversi mezzi (tela, carta, stoffa e vinile), David, americano di origini coreane, è dotato di un’ottima padronanza delle tecniche di base (scultoree e pittoriche). E sembra avere le idee chiare.

Non è facile scegliere lo steampunk nel mondo del vinile con uno come Dok A a farla - giustamente - da padrone. Eppure DeeTen sembra aver trovato una sua strada. Alla luce del vertiginoso (e spesso ingiustificato) aumento dei prezzi anche nel mondo dei custom e tenendo conto della moltitudine di nuovi artisti che ogni anno si affacciano sulla scena, DeeTen merita almeno una menzione particolare.

Gitro

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