Ogni tanto capita di imbattersi per puro caso in altrettanto puri geni come questo che mi appresto a presentarvi. Ero sul sito della toy art gallery che mi spizzavo gli ultimi lavori di Blamo toys quando una fotina, ha attirato la mia attenzione. Il lavoro era una roba mai vista (per me ignorantone) che fonde bronzo e vetro con uno stile grandioso, alieno, acido. Ho così scoperto le opere di Paolo Gabrielli, italiano de Roma, in arte Gabriels. Gabriels bontà sua, nella home del suo sito mette subito le cose in chiaro, affermando che le sue, non sono sculture, ma piuttosto giocattoli: that' s the spirit. Mi dicono dalla regia che se guardassi rai 4 e nello specifico vite reali, sarei già a conoscenza di cotanto artista, ma io non ho mai quei 500g di antiemetici per sopportare l' oca decerebrata bionda che presenta senza vomitare sul tappeto davanti alla tv e quindi soprassediamo come diceva rocco smiterson. Tornando a Gabriels, ha ampiamente spaccato gli USA in lungo e largo passando dalla TAG a Copronason, facendosi un nome forse più che in italia. Il nostro è pure filosofo (nel senso di laureato in filosofia) ed ogni toy ha un coltissimo backgrond che viene spiegato con dotta perizia dal Gabrielli stesso. Io che sono una bestia ed a filosofia alla superiori mi stampavo il logo dei suicidal tendencies sul diario invece di ascoltare la prof, posso solo aggiungere più prosaicamente che sono uno meglio dell' altro, insomma spaccano tutto e mi piacerebbe chiedere al nostro se ha mai pensato di farci una variante vinilitica. Per intanto eccovi il link al suo sito e se vi capita a tiro in qualche mostra andateci, ne vale la pena!
martedì 3 gennaio 2012
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